Osteoporosi

Prevenzione, terapia e cura dell'Osteoporosi

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Il MEDICO FISIATRA durante la propria attività ambulatoriale, deve effettuare una DIAGNOSI PRECOCE delle condizioni di osteopenia e osteoporosi, che spesso sono asintomatiche, tramite la prescrizione di esami diagnostici: turn-over osseo, Rx colonna vertebrale e morfometria, MOC DEXA e MOC ad US.

Cos'è l'Osteoporosi?

Con il termine osteoporosi si intende una condizione per cui lo scheletro è soggetto ad un maggiore rischio di fratture, in seguito alla diminuzione di massa e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa.

MOCDEXA contro l'Osteoporosi

Cos'è la MOC o Densitometria Ossea?

La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) con tecnica DEXA (Dual X-ray Absorptiometry) è l'esame che MISURA LA MASSA OSSEA (o densità minerale ossea), cioè la quantità di minerali (espressa in grammi) contenuti nel nostro scheletro.
L'esame mineralometrico può essere eseguito a livello dell'avambraccio, della colonna lombare, del femore o dell'intero scheletro. La MOC-DEXA utilizza i raggi X, ma la dose di radiazione utilizzata per l'esame è bassissima, molto minore di quella di una normale radiografia, e infinitamente minore di quella di una TAC.
La Densitometria ossea, dunque, permette di quantificare in modo accurato e preciso la massa ossea, che costituisce il principale indicatore del rischio di frattura.

Consigli del medico fisiatra per la prevenzione dell'osteoporosi

1) Attività fisica per stimolare l'osteoformazione.

E’ noto che lo stimolo fisico sullo scheletro favorisce il metabolismo osseo e la fissazione del calcio. Gli esercizi che hanno maggiore effetto sono quelli che esercitano in modo ritmico più gruppi di muscoli.

Un esempio in tal senso sono il passeggiare a passo spedito, le escursioni a piedi, il salire le scale, la danza aerobica.
Invece gli esercizi fisici eseguiti stando fermi (anche la cyclette) o in assenza di gravità (come il nuoto), hanno scarso effetto sul metabolismo scheletrico e sulla fissazione del calcio, mentre consentono il rafforzamento della massa muscolare e delle articolazioni.

Alimentazione corretta contro l'osteoporosi

2) Un corretto apporto di calcio e Vitamina D con l'alimentazione

Lo scheletro è l’organo che contiene la più elevata quantità di CALCIO (oltre il 90%) e questo elemento rappresenta per l’osso, il principale componente, responsabile della sua elevata resistenza. Lo scheletro è in continuo rinnovamento ed ogni giorno perde calcio “vecchio”, sostituendolo con “nuovo” calcio. Poiché il nostro organismo non è in grado di “costruire” calcio, per consentire questo rinnovamento, è necessario introdurlo quotidianamente dall’esterno, cioè con l’alimentazione.

Il fabbisogno fisiologico di calcio è per la donna, dopo l’età di 45 anni, è di circa 1,2 GRAMMI al dì. Questo è il quantitativo di calcio, di cui l’organismo femminile ha assoluto bisogno, per tutte le sue funzioni ed “in primis” per lo scheletro.

3) Norme comportamentali idonee

La prevenzione dell'osteoporosi è determinata anche dalle buone abitudini di vita: sport e alimentazione sana, niente fumo e alcol.

I principali fattori di rischio:

  • Fattori anagrafici, genetici, costituzionali: età, sesso femminile, razza bianca o asiatica, costituzione minuta, familiarità per osteoporosi o fratture da fragilità ossea;
  • Fattori ambientali e comportamentali: dieta carente di calcio, alimentazione iperproteica, consumo eccessivo di alimenti ricchi di fibre non digeribili, vita sedentaria, eccesso di fumo, alcool, caffeina, abuso di lassativi;
  • Fattori ormonali e malattie croniche: menopausa precoce (prima dei 45 anni), periodi prolungati di amenorrea (superiore a un anno), ipogonadismo maschile (carenza di testosterone), malassorbimento intestinale (celiachia, morbo di Crohn), anoressia nervosa, iperparatiroidismo primario o secondario, ipertiroidismo, iperprolattinemia, morbo di Cushing, artrite reumatoide e malattie immuno-reumatiche, epatopatie croniche, malattie ostruttive respiratorie croniche, insufficienza renale cronica, mieloma multiplo, trapianti d’organo, immobilizzazione protratta;
  • Uso di farmaci (cronico o comunque prolungato): corticosteroidi, anticoagulanti, anticonvulsivi, antiacidi.

Il MEDICO FISIATRA ha un ruolo nella prevenzione dell'osteoporosi, riconoscendo nei pazienti visitati, i fattori di rischio presenti ed intervenendo con la prescrizione di esami diagnostici e poi con la prescrizione farmacologica.

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